Descrizione
Ciondolo Saami Anatra: L’Anatra è un uccello, ma è un uccello d’acqua, vive e si muove in due mondi molto differenti: vola in quello celeste, nuota in quello acquatico. Il cielo e l’acqua non sono i soli mondi a cui appartiene e tra cui può spostarsi liberamente, l’anatra può muoversi anche tra il mondo terreno e ultraterreno, regno del popolo Säiva, secondo le credenze Sami. Per questo veniva invocata dagli sciamani come aiuto, come tramite per entrare in contatto con il popolo Säiva, esseri spirituali, ancestrali dalle abilità sovrannaturali che potevano aiutare gli uomini nella caccia e nella pesca, attività dure e faticose ma essenziali per sopravvivere in un territorio così freddo e difficile come l’estremo nord. L’Anatra è il collegamento tra due mondi, terreno e ultraterreno.
Inoltre, secondo il poema finnico Kalevala, prima che tutto fosse creato Luonnotar (la “figlia della natura”), nuotava da secoli nelle acque primordiali, senza riuscire a trovare nulla. Stanca e frustrata, vide infine un’anatra in volo, anch’essa esausta, che disperatamente cercava un punto fermo in mezzo all’oceano per deporre le proprie uova. Luonnotar alzò allora il ginocchio, permettendo all’anatra di deporre tre uova, dalle quali nacquero la terra, il cielo, le stelle, il mondo come lo conosciamo, permettendo la vita.
Sciamanesimo Saami (o Sami): I Sami (noti anche come Lapponi) vivono nelle regioni più estreme della penisola scaninava, occupando il nord della Norvegia, Svezia, Finlandia e anche Russia. Complice il loro isolamento geografico, hanno mantenuto intatte a lungo le loro antiche tradizioni sciamaniche e magiche, strettamente legate ad una concezione naturalistica e animistica della religione. Ritenevano infatti che le divinità vivessero nella natura, specialmente nelle sue forme più grandiose o particolari, ed era nella natura che stabilivano i loro luoghi sacri. Lo sciamano, il Noaide (noai’de) figura cruciale, temuta e rispettata, oltre ad essere guaritore aveva il compito di mettersi in contatto e di mettere in contatto gli esseri umani con le entità divine, naturali, magiche. Attraverso il noitarumpu (o Goavddis in lingua Sami), il suo tamburo, strumento rituale per eccellenza di tutta l’antichità, e i suoi suoni gravi, ripetuti e ossessivi, lo sciamano raggiungeva uno stato di trance in cui l’anima poteva staccarsi dal corpo, nel quale poi poteva ritornare continuando a seguire i suoni guida del suo tamburo.
Gli spiriti animali protettori, dipinti anche sulla pelle del tamburo sciamanico, venivano invocati dallo sciamano per assisterlo nelle sue funzioni spirituali, nei suoi viaggi tra i mondi ultraterreni e il suo ruolo di guaritore.